Un miliardo di persone vive con qualche forma di disabilità (OMS), a livello dell’Unione Europea, circa il 24% delle persone dai 16 anni in su ha dichiarato una disabilità, inoltre l’invecchiamento delle persone della popolazione UE sta crescendo esponenzialmente. Il numero delle persone con necessità di accesso è pertanto significativo e in crescita. L’equa integrazione nella società, compresi i viaggi e l’esperienza del patrimonio culturale, è una vera sfida. Il patrimonio culturale (musei, gallerie, monumenti ecc.) fornisce una significativa opportunità di inclusione sociale, senso di comunità, educazione informale e apprendimento permanente; in quanto tale, l’accessibilità non dovrebbe essere una barriera! Una migliore inclusione attraverso l’interpretazione del patrimonio culturale non riguarda solo la responsabilità sociale, ma è un imperativo commerciale che rappresenta un potenziale di mercato per il turismo. Questo progetto affronta questa necessità attraverso l’educazione degli studenti, dei futuri esperti, ma anche dell’attuale personale di Beni culturali per migliorare l’accesso a tutti.
THE PROJECT
ACCESSCULT è rivolto alla mancanza di:
- PARI OPPORTUNITÀ (di apprendimento) per Persone con Disabilità in EU nell’area del patrimonio culturale
- APPROCCIO OLISTICO verso soluzioni di accessibilità al patrimonio culturale, in quanto sono spesso a breve termine e senza un pensiero sostenibile; forniscono un know-how di base e non danno piena comprensione della complessità e della diversità dei bisogni delle persone disabili; si concentrano solo sui bisogni specifici dei visitatori o su soluzioni specifiche per esempio TIC, accessibilità fisica ecc.; non sono partecipativi e quindi non hanno un impatto sulla vita reale dei disabili;
- CONOSCENZE E COMPETENZE DI ACCESSIBILITÀ tra i lavoratori di Beni culturali.
- Formale FORMAZIONE IN PROFONDITÀ PER ADULTI per lavoratori di Beni culturali esistenti
- CORSI MULTIDISCIPLINARI di Istruzione Superiore all’interno dei programmi di studio esistenti (per esempio museologia, ereditologia, educazione speciale ecc…), producendo nuovi esperti di accessibilità di Beni Culturali.
RISULTATI ATTESI:
- Miglioramento delle sinergie socio-culturali, educative e di ricerca e nuovi partenariati tra gli Istituti di Istruzione Superiore, settori culturali e di disabilità.
- Garantire l’educazione e la ricerca nell’area multidisciplinare del patrimonio culturale inclusivo e accessibile;
- Attuazione dei cambiamenti necessari per aiutare gli Istituti di Istruzione Superiore, i musei e le gallerie d’arte ad avere una maggiore comprensione delle esigenze dei visitatori disabili;
- Coinvolgimento delle persone con disabilità nel processo di sviluppo come consulenti, co-creatori e infine come valutatori del progetto;
- Sviluppo di soluzioni innovative di accessibilità che permettano alle persone con disabilità di godere pienamente del patrimonio culturale e storico;
- Condividere le migliori pratiche per migliorare le abilità e le competenze delle istituzioni culturali (musei, gallerie d’arte ecc.) e degli studenti per lavorare con le persone disabili, creando l’accesso al patrimonio culturale.
- Sviluppo di un modulo di istruzione superiore con forti elementi inclusivi per migliorare le conoscenze, le abilità e le competenze degli stakeholder chiave secondo gli standard professionali dell’interpretazione del patrimonio, per consentire loro di rispondere alle esigenze dei visitatori fisicamente, visivamente, uditivamente, intellettualmente o mentalmente disabili, in modo che a loro volta siano in grado di accedere pienamente e beneficiare del patrimonio culturale.
- Scambio sostenibile di buone pratiche e know-how, così come assistenza ai musei per sviluppare mostre e attività accessibili;
- Preparazione di materiali per l’insegnamento/per l’apprendimento per il personale dell’Istruzione Superiore e dei settori culturali e libro di testo “Patrimonio Culturale Accessibile per TUTTI”
- Preparazione del sito web e Punto EU (Accessibilità del patrimonio culturale)
- Raccomandazioni e linee guida per le attività di follow-on sul campo nell’UE.